Visualizzazione post con etichetta Frutta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Frutta. Mostra tutti i post

domenica 23 febbraio 2014

Marmellata di Kumquat


Qualche anno fa un paio di cari amici ci hanno regalato una pianta di kumquat e noi l’abbiamo accolta in casa nell'unico modo che conosciamo: con tanto affetto e con qualche dubbio sulla sua manutenzione.
Le abbiamo trovato un angolino nel nostro terrazzo ma qualcosa sembrava non andarle a genio e fra un “sposta Konquy di qua” (ebbene si, parlo e do i nomi alle piante) perché nevica e un “rimetti Konquy di là” perché prende troppo sole finalmente ha trovato la sua posizione ideale e ha cominciato a crescere. Sono passati tre anni da allora e dal primo anno in cui credo non abbia prodotto più di cinque frutti, è arrivata nell’ ultimo gennaio a farne mezzo chilo: una gran bella produzione per un alberello alto poco più di un metro!


Nella mia testa è scattata subito una domanda “che ci faccio?”
Dopo qualche giorno di titubanza fra un arrosto di maiale e un pesce agli agrumi mi è venuta in mente un’altra domanda: “ma la marmellata di kumquat si può fare?”.
Così una domenica mattina mi sono armata di santa pazienza e ho tolto tutti i semi da quei  500 gr di orgoglio fatto frutto e dopo circa un’ora di cottura ho trovato risposta: si, si può fare ed è sorprendentemente buona!



Ingredienti
500 gr di kumquat
280 gr di mela
400 gr di zucchero
140 ml di succo d'arancia

Per prima cosa tagliate a rondelle i kumquat e togliete i semi. Metteteli in una casseruola insieme alla polpa di mela tagliata a cubetti, lo zucchero e il succo d'arancia. Accendete il fuoco a fiamma moderata e fate andare per circa un'ora.
Una volta fredda, mettetela nei vasetti.
Io sono un po' restia alle conserve fatte in casa perchè se non sono ben fatte e ben conservate possono contenere batteri. Quindi vi consiglio di sterilizzare i barattoli facendoli bollire per circa 15 minuti e lasciarli poi ad asciugare su un panno pulito. Una volta riempiti di marmellata e chiusi per bene, girateli su se stessi così che si crei il sottovuoto. Conservateli da chiusi non più di sei mesi e una volta aperti metteteli in frigo per non più di due settimane.

sabato 1 settembre 2012

Crumble di pesche e prugne e...


...perché a volte c'è bisogno di un "e..." per cominciare la giornata.



PASTA CRUMBLE
140 grammi di burro
140 grammi di farina
120 di zucchero bianco

"FARCITURA"
3 pesche
2 prugne 
50 grammi di zucchero di canna
30 gr di mandorle
20 gr di gocce di cioccolato
70 di avena

Innanzitutto bisogna preparare la farcitura che poi farcitura non è visto che non farcisce. Comunque... sbucciare le pesche e tagliarle a dadini insieme alle prugne che invece ho lasciato con la buccia. Metterle in una ciotola e lasciarle riposare con lo zucchero di canna per una buona mezz'ora.
In un' altra ciotola unire insieme mandorle tritate grossolanamente, gocce di cioccolato e fiocchi d'avena e... lasciarle lì.
Nella terza e ultima ciotola bisogna preparare l' impasto crumble unendo il burro freddo tagliato a cubi, farina e zucchero (termine tecnico di questa operazione è sabbiatura forse perché il composto che si ottiene alla fine, pizzicando il burro per scioglierlo nella farina, non può che definirsi sabbioso).
A questo punto si prende una pirofila, si stende uniformemente la frutta, la si cosparge prima con le mandorle e poi con l' impasto crumble.
25 minuti in forno preriscaldato a 180 gradi.